Apriamo il fuoco, ma quello delle candele accese in preghiera. Questo il senso dell’invito alla preghiera per la pace che la Pastorale giovanile diocesana rivolge a bambini, ragazzi, adolescenti e giovani, tramite i catechisti e le famiglie.
L’invito consiste in una preghiera diffusa nelle case, prevista per sabato 26 febbraio attorno alle 20.00. A tutti coloro che desiderano prendervi parte, chiediamo di:
- Accendere una candela o un lumino ed esporlo a una finestra o sul balcone di casa.
- Prima di cena, pregare con le parole di Papa Francesco riportate di seguito.
- Diffondere l’invito (negli incontri o sui social media), per diffondere la preghiera.
Preghiera per la pace
di Papa Francesco
Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti
con le nostre forze e anche con le nostre armi;
tanti momenti di ostilità e di oscurità;
tanto sangue versato;
tante vite spezzate;
tante speranze seppellite…
Ma i nostri sforzi sono stati vani.
Ora, Signore, aiutaci Tu!
Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace.
Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire:
«mai più la guerra! Con la guerra tutto è distrutto!»
Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace.
Signore, Dio di Abramo e dei Profeti,
Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli,
donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace;
donaci la capacità di guardare con benevolenza
tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.
Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini
che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace,
le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono.
Tieni accesa in noi la fiamma della speranza
per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione,
perché vinca finalmente la pace.
E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra!
Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti,
perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello, sorella”,
e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen.
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