Tratto da «La Vita Cattolica» di mercoledì 5 giugno 2019
«La speranza è un albero al contrario: le radici in cielo, per dei frutti di quaggiù». Sono le parole di «Hope», «Speranza», una delle più celebri colonne sonore degli oratori estivi. Note su cui balleranno anche le migliaia di bambini e ragazzi degli oratori friulani, realtà che con tenacia si ritagliano spazi educativi nell’estate delle Parrocchie. L’ufficio diocesano di Pastorale Giovanile ha condotto anche quest’anno una rilevazione per capire come stiano questi «frutti di quaggiù».
I numeri dei GREST: oltre 7.300 famiglie coinvolte
Cinquantacinque. Tanti sono i GREST che hanno risposto al censimento della «Piggì», un numero a cui vanno sommate altre esperienze come i tradizionali campi in montagna. In tutto, quindi, sono ben sessantanove gli oratori che propongono iniziative formative durante l’estate 2019.
Concentrandosi sugli Oratori estivi, sono oltre 7.300 i bambini, ragazzi, adolescenti e giovani coinvolti nelle proposte educative che animeranno i cortili delle Parrocchie. Un autentico tesoro, che – analogamente all’immagine paolina – viene custodito in fragilissimi vasi di creta. La gracilità si manifesta banalmente nella durata dei GREST, che nella maggior parte dei casi non supera le due settimane. Considerando le esigenze estive delle famiglie si tratta di un tempo assai limitato, ma costituisce il massimo sforzo sostenibile per Parrocchie costrette a fare i conti con risorse e «personale» limitati.
Per contro sono dieci i GREST che riescono a sostenere almeno un mese di attività. Guarda caso, c’è una stretta correlazione tra la durata dei GREST (oltre che la loro «popolazione») e l’investimento sostenuto dalle Parrocchie su persone – anche religiose o giovani sacerdoti – capaci di dedicare tempo ed energie quasi esclusivamente all’oratorio.
Don Daniele Antonello: «Estate, tempo di missione»
«L’estate? Nelle Parrocchie è un trampolino di lancio per tutte le attività dell’anno, per stringere relazioni con i ragazzi e le loro famiglie. È un tempo di missione». A proposito di «hope», le parole di don Daniele Antonello, direttore dell’ufficio diocesano di Pastorale Giovanile, sono intrise di speranza. «I GREST sono i luoghi dell’informalità, dove l’incontro generativo è davvero possibile. L’estate è il momento giusto per entrare in contatto con i più giovani, conoscerne la storia e avviare percorsi di accompagnamento». Come si pone la Pastorale Giovanile di fronte alla fragilità di questi «frutti di quaggiù»? «Riceviamo spesso richieste di interventi formativi – prosegue don Antonello –, segno che c’è bisogno di sostegno. Proprio in questo periodo stiamo riflettendo su una visione collaborativa di oratorio, in cui le Foranie e le Collaborazioni Pastorali possano sostenere assieme la crescita degli oratori. Non a caso, già da settembre prevediamo in ogni Collaborazione Pastorale l’istituzione di un referente per gli oratori eventualmente presenti nella CP».
Un pensiero anche a chi si sta spendendo in oratorio: «È giusto e doveroso ringraziare tutti coloro che, negli oratori, si mettono a disposizione dei più piccoli: adolescenti e giovani, adulti e nonni. È bello perché i GREST sono una possibilità di intercettare l’«intergenerazionalità» di cui parla Papa Francesco».
Molte fragilità, dunque, ma la bilancia è compensata da una macchina diocesana che si è messa in moto. E da tanta speranza: quelle «radici in cielo» continuano a portare linfa sana e buona nei cortili degli oratori friulani.
Per approfondire:
- Estate 2019: la vivacità educativa anima gli oratori e la montagna
- L’oratorio si testimonia anche nel mondo digitale: ritorna «I like il mio oratorio»
Indice dello Speciale GREST su «La Vita Cattolica» del 5 giugno:
- «L’estate? È il momento giusto per andare incontro ai più giovani» (articolo riportato sopra)
- 7.300 ai GREST: quanta vita!
- Palmanova – Giulia e Maurizio: «in oratorio siamo un po’ genitori»
- Rivignano – Davide, animatore: «L’oratorio? Mi fa stare bene»
- Pasian di Prato – «Per i nostri figli scegliamo il GREST perché vogliamo fondamenta solide»
- Esperienze: Torreano, Mortegliano, Sedegliano, Feletto Umberto
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