Ezio Aceti: «O tenete un rapporto con Gesù, o non fate i catechisti». Le foto, l’audio e il video.

Un fiume in piena. O meglio: un vulcano di energia. Così Ezio Aceti si è presentato ai quasi 600 catechisti e animatori di gruppi giovanili convenuti nei tre incontri di inizio del percorso formativo proposto dal nostro ufficio di PG e dall’Ufficio catechistico diocesano. Lo psicopedagogista lombardo, forte della sua esperienza professionale – anche come direttore di diversi istituti scolastici – ha espresso a chiare lettere il suo pensiero: «Un catechista che non custodisce un rapporto privilegiato e personale con Cristo almeno 10-15 minuti alla settimana, è bene che si dimetta e non presti servizio educativo. Sia per il fatto di essere catechista, sia semplicemente in quanto cristiano».

«Non conosciamo i nostri piccoli»

Parole energiche e schiette, che il dott. Aceti ha pronunciato prendendo spunto dall’immagine del pellicano. «Esso vola in alto. Anche il catechista è chiamato a farlo. Ma il pellicano, dall’alto, guarda i pesci e sceglie per i suoi piccoli soltanto i migliori». E non solo: «Non ho mai visto un pellicano dare in pasto ai propri pulcini un pesce appena pescato: egli sa che essi non sarebbero in grado di nutrirsene. Il pellicano sminuzza e pre-digerisce il cibo, in modo da renderlo commestibile per i più piccoli. Così dovrebbe fare il catechista con Cristo: conocerlo, gustarlo e poi tradurlo».

Un’immagine inusuale, quella del pellicano, ma decisamente efficace. Eppure c’è un problema. «Noi non sappiamo più come sono fatti i nostri pulcini. Essi sono figli di quest’epoca ricca di stimoli, diversa – ma non peggiore – della precedente. Dio amava quei tempi e ama questi. Siamo noi, nella Chiesa, a essere rimasti indietro: spesso, infatti, ragioniamo con nostre “categorie mentali” di adulti, che descrivono il contesto attuale – e i ragazzi stessi – come un eterno problema. E agiamo di conseguenza. Ma non è così!»

La formazione continua in Forania e nelle Collaborazioni Pastorali

L’intervento, ricchissimo di stimoli, è stato replicato nelle tre sedi di Tolmezzo, Udine e San Giorgio di Nogaro. Il secondo appuntamento dell’itinerario formativo si svolgerà su base foraniale, secondo il calendario già pubblicato. Si inizierà martedì 17 settembre a Palmanova per la Forania del Friuli centrale. Il terzo incontro – la veglia di inizio anno – sarà curata dai gruppi giovanili delle diverse Foranie, ma a essa saranno invitati tutti gli operatori pastorali: l’Arcivescovo, così, avvierà direttamente nei territori, con una preghiera “giovane”, il nuovo anno pastorale.

Da novembre, invece, i direttori di entrambi gli uffici diocesani (catechistico e PG) incontreranno gli operatori direttamente nelle loro Collaborazioni Pastorali, secondo un calendario che sarà reso noto a breve.

 

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