Mi piacerebbe guardare Gesù con gli occhi di Maria,
con lo sguardo dello sua tenerezza di Madre.
Mi piacerebbe ascoltare Gesù con le orecchie di Maria,
con l’udito attento e pronto dello sua premura di Madre.
Mi piacerebbe toccare Gesù con le mani di Maria,
con la delicatezza delle sue carezze e dei suoi abbracci di Madre.
Mi piacerebbe parlare a Gesù con la bocca di Maria,
con la suo voce soave e piena di dolcezza di Madre.
Poi mi ricordo che un giorno Gesù disse:
«Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi piccoli,
l’avete fatta a me!»
Alloro ho capito un po’ di più il Natale:
guardare ogni piccolo del mondo con sguardi di tenerezza,
ascoltare ogni piccolo del mondo con attenzione e prontezza,
accarezzare e abbracciare ogni piccolo del mondo con delicatezza,
parlare con ogni piccolo del mondo con voce soave e pieno di dolcezza…
tutto questo è Natale!
Mi piacerebbe allora viverlo immerso in ogni periferia esistenziale del cuore umano,
come un regalo d’amore per l’intero umanità!
Buon Natale di cuore!
don Maurizio Michelutti, don Daniele Antonello
la segreteria dell’ufficio di PG
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