Sarà celebrata domenica 21 novembre in tutte le Parrocchie dell’Arcidiocesi di Udine l’annuale Giornata del Seminario, la domenica di preghiera per i seminaristi e i loro formatori. La proposta di preghiera e le parole del rettore.
Una proposta di preghiera ma, soprattutto, una vicinanza materiale e spirituale. È quanto propone alle comunità dell’Arcidiocesi di Udine la Giornata del Seminario, che viene celebrata nella solennità di Cristo Re dell’universo. Domenica 21 novembre, quindi, le Parrocchie sono invitate ad animare la celebrazione eucaristica – in particolare la preghiera universale – con un’attenzione particolare alla GdS. Anche la concomitante Giornata Mondiale della Gioventù avrà un’attenzione speciale al Seminario.
Il tema della GdS 2021 è «Tieni saldo quello che hai», tratto dal Libro dell’Apocalisse.
Le comunità del seminario
La comunità del seminario conta, a Castellerio, trenta giovani in cammino verso il sacerdozio (raffigurati nella foto in alto). Tra loro, sedici giovani afferiscono all’Arcidiocesi di Udine, quattro per l’Arcidiocesi di Gorizia, nove per la Chiesa di Trieste. A loro si aggiungono due seminaristi in tirocinio personale e un seminarista cingalese vive comunitariamente e studia a Castellerio. Otto sono i giovani che hanno già ricevuto l’ordine del diaconato.
Il seminario comprende una seconda comunità, formata da una decina di giovani che, nella sede di Gorizia, sta vivendo un anno di discernimento per l’eventuale prosecuzione degli studi nel seminario di Castellerio (foto in basso). In questa comunità propedeutica figurano otto giovani provenienti da comunità della Chiesa di Udine, uno per la Chiesa isontina e uno per la Diocesi di Trieste.
Le parole del rettore don Loris Della Pietra
«Tutta la nostra Arcidiocesi udinese è invitata a ripetere questo invito ai nostri giovani seminaristi: tenete saldo quello che avete!» ha affermato don Loris Della Pietra (nella foto), rettore del seminario interdiocesano di Castellerio, nel messaggio rivolto alle comunità della Chiesa udinese. Accennando alle fragilità di questo tempo, simili a quelle della comunità cristiana di Filadelfia citata negli Atti degli Apostoli, don Della Pietra ha ricordato come «Non disperdere ciò che è essenziale e nutriente è uno sforzo che non si può trascurare. Anche chi si prepara al ministero ecclesiale, e in particolare a presiedere la comunità cristiana, deve tenere saldo ciò che ha ricevuto e compiere la fatica del discernimento per distinguere ciò che è prodotto del proprio capriccio dalla “fede schietta”».
In conclusione, l’esortazione alla preghiera: «Preghiamo affinché i nostri seminaristi si lascino continuamente salvare dal Signore e non siano troppo preoccupati di salvare se stessi e, docili all’azione dello Spirito, rispondano con coraggio e cuore libero alla sua chiamata.»
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