Domande e risposte aggiornate al 15 giugno 2021 (aggiornamento FAQ sulla segnaletica e sulla sicurezza dei pasti).
Introduzione
In questa pagina facciamo riferimento a esperienze formative realizzate da Parrocchie o associazioni ecclesiali (es. scout) e rivolte a bambini, ragazzi e adolescenti dai 6 ai 17 anni. In particolare, ci riferiamo a:
- Oratori estivi / GREST / Estate ragazzi (sinteticamente chiamati "centri estivi");
- Campi in montagna o al mare (sinteticamente chiamati "campi estivi");
Con il termine "animatori" intendiamo animatori parrocchiali, catechisti impegnati nei centri/campi estivi, capi scout (in senso ampio), religiose/i e sacerdoti impegnati nel centro/campo estivo.
In questa pagina non facciamo riferimento a esperienze saltuarie (es. gite una tantum), pomeriggi/serate periodici in Parrocchia o aperture libere degli spazi parrocchiali. Queste sono riepilogate in una pagina dedicata.
Paragrafo aggiornato al 23 maggio 2021.
La normativa vigente è:
- Per tutti: Ministero della salute e Dipartimento per le politiche della famiglia, Linee guida attività educative non formali e informali minori di età (21 maggio 2021);
- Per tutti: D.P.Reg. 190/2001;
- Per i centri e i campi estivi con attività sportiva (es. tornei) o di contatto: Linee guida per l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere (7 maggio 2021);
- Per i campi estivi: Conferenza delle Regioni e Province autonome, Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali aggiornate al 20 maggio 2021, scheda "Attività ricettive". Il rimando a questa fonte è dato dall'art. 12 del DL 65 del 18/05/2021.
Progettazione del centro/campo estivo
La normativa parla di «organizzazione in gruppi» e «organizzazione di una pluralità di spazi».
L'organizzazione in gruppi serve a limitare la diffusione di eventuali contagi. La norma non definisce se i componenti di un gruppo possono interagire con componenti di altri gruppi.
Suggerimento: seguendo la ratio della logica dei gruppi ai fini della limitazione di eventuali contagi, consigliamo di organizzare l'attività in gruppi con limitatissime interazioni reciproche (come da sez. 2.5 delle Linee guida nazionali). L'entità dei gruppi viene definita nelle FAQ seguenti.
La normativa nazionale è vaga, affermando che il rapporto numerico deve essere «definito al fine di rispettare le vigenti disposizioni in materia di distanziamento fisico e sicurezza».
In Friuli Venezia Giulia, il Decreto del Presidente della Regione n. 190 del 2001 stabilisce che il centro/campo estivo sia gestito con:
- un coordinatore responsabile;
- un operatore di area educativa ogni 10 minori per la fascia d'età 3-6 anni;
- un operatore di area educativa ogni 15 minori nella fascia d'età 7-17 anni, ridotto a un operatore ogni 10 per i centri con pernottamento;
- personale ausiliario.
Rispetto all'estate 2020, in cui il rapporto numerico era fornito dal Governo e non dalla Regione, è presente un'unica fascia d'età dai 7 ai 17 anni (non più le due fasce 7-11 e 12-17 anni) e il rapporto numerico è aumentato.
Suggerimento: consigliamo che i gruppi di bambini e ragazzi 7-17enni di cui alla FAQ precedente abbiano dimensione di 15 persone, con un/a animatore/animatrice responsabile del gruppo (come da FAQ seguente; tale animatore/trice esula dal conteggio dei 15 componenti) ed eventuali animatori minorenni a supporto (che per definizione rientrano nella fascia 7-17 anni).
I responsabili dei gruppi devono essere maggiorenni e possedere il diploma di scuola media superiore oppure il diploma della scuola dell’obbligo e un’esperienza di "operatori di area educativa" non inferiore a 10 anni.
Il personale ausiliario può essere minorenne (almeno 14 anni), ma in questo caso non può avere alcuna responsabilità gestionale, amministrativa ed educativa. In quanto personale ausiliario, esso esula dal rapporto numerico indicato dalla Regione. Se si tratta di minori, tuttavia, essi rientrano nel rapporto numerico indicato dalla Regione FVG.
Tali riferimenti sono dati dal DPReg. 190/2001, art. 8.
La risposta dipende da due elementi:
- Numero di animatori disponibili per stare a capo dei gruppi;
- Ampiezza degli spazi disponibili.
Esempio: una Parrocchia con 4 animatori maggiorenni diplomati può ospitare fino a 60 minori (immaginando un'organizzazione in gruppi da 15 partecipanti), compresi animatori minorenni. Orientativamente, quindi, potrà ospitare una cinquantina di bambini/ragazzi e una decina di animatori minorenni. I gruppi possono organizzarsi per occupare spazi di adeguata dimensione.
Nel caso dei campi estivi e campeggi, sono previste le seguenti misure:
- prevenire la condivisione di spazi comuni per i pernottamenti, e comunque assicurare la distanza di almeno un metro fra i letti, con eventuale inversione alternata delle testate degli stessi;
- assicurare la distanza di almeno un metro anche durante l’igiene personale dei minori;
- giornalmente deve essere misurata la temperatura corporea;
- mantenere sempre distinta la biancheria di ogni persona, l’una dall’altra;
- la biancheria deve essere pulita almeno una volta alla settimana, o comunque prima dell’utilizzo da parte di un'altra persona;
- è consigliato prevedere un erogatore di gel idroalcolico per le mani all’ingresso di ogni camera o tenda, se possibile, altrimenti in aree predisposte e di facile accesso.
Sì.
Tutto il personale, retribuito e volontario, deve essere informato e formato sui temi della prevenzione di COVID-19, nonché per gli aspetti di utilizzo dei DPI e delle misure di igiene e pulizia. Non sono indicate né una forma, né una durata della formazione. Non è prevista nemmeno un'attestazione.
È sufficiente, quindi, che la Parrocchia/Associazione organizzi alcune ore di formazione con una figura professionale adeguata (es. un medico, un responsabile della sicurezza, ecc.).
È in valutazione un corso realizzato dalla Pastorale giovanile diocesana di Udine.
Per i centri/campi estivi non c'è obbligo vaccinale anti-COVID19.
La vaccinazione non è un criterio di selezione degli animatori.
Gli animatori almeno sedicenni che effettuano servizio presso i centri/campi estivi, compreso il personale ausiliario, possono prenotare la vaccinazione anti COVID-19 attraverso i CUP, segnalando di rientrare nella categoria "personale scolastico” e compilando la dichiarazione sostitutiva. In questo caso rimandiamo alla pagina dedicata.
Non c'è alcun obbligo di tampone.
Il tampone molecolare si effettua di prassi solo in presenza di sintomi.
Sia il t. molecolare che il t. rapido, eventualmente, si possono effettuare a discrezione dell'ente promotore.
Sì.
Si può far riferimento a quanto predisposto dal Ministero della Salute o a quanto predisposto dalla Regione FVG.
Sì.
Parliamo dell'orario di accesso ai centri estivi, nei quali, peraltro, è anche data l'indicazione che, dove possibile, si differenzino gli ingressi dalle uscite.
Suggerimento: creare delle aree di ritrovo dei gruppi, ben distanziate, all'esterno della struttura. In seguito far accedere in modo scaglionato i gruppi.
La presenza di bambini/ragazzi con disabilità può portare ad alcune variazioni in merito a:
- presenza di animatori in aggiunta;
- rimozione della mascherina (si pensi a bambini/ragazzi non udenti);
La presenza di bambini/ragazzi provenienti da situazioni di disagio (stranieri non accompagnati, minori in affido, ecc.) può permettere:
- La presenza contestuale di un mediatore culturale o un educatore professionale;
Aspetti amministrativi
Il patto di corresponsabilità non è più richiesto, ma è caldamente consigliato per due motivi:
- Impegna le famiglie e gli enti promotori del campo/centro estivo a una serie di atteggiamenti di tipo precauzionale;
- È funzionale a un più stretto rapporto fiduciario tra l'ente promotore e le famiglie.
La Pastorale giovanile diocesana offre un fac-simile.
La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), regionale, è necessaria in questi casi:
- Centro estivo il cui orario di apertura sia pari o superiore a 3 ore giornaliere;
- Campo estivo con 4 o più pernottamenti;
- Campeggio mobile.
La SCIA si presenta al comune dove ha sede il centro/campo estivo.
Nel 2021 la Regione FVG ha presisposto un modello semplificato di SCIA, che sostituisce la segnalazione ordinaria, e un fac-simile del progetto organizzativo da allegare alla SCIA.
172 comuni del Friuli Venezia Giulia aderiscono al portale regionale SUAP (sportello unico delle attività produttive), al cui interno è possibile inoltrare la SCIA in formato elettronico.
Aggiornamento 4 giugno: la SCIA semplificata è disponibile sul portale regionale SUAP. Si tenga presente che per procedere con l'inoltro della domanda, l'ente promotore (es. la Parrocchia) deve dotarsi di:
Pensando alle Parrocchie, diverse già dispongono di questi strumenti digitali (necessari, per esempio, per pesche di beneficenza, lotterie, sagre, ecc.).
Non è obbligatorio, ma è consigliato. Pensando alle Parrocchie, esse sono enti non commerciali, quindi possono rilasciare ricevute semplici di natura non fiscale.
Per loro natura le quote di iscrizione si configurano come liberalità. L’attività di centri/campi estivi è esclusa dal campo di applicazione IVA in quanto attività decommercializzata ai sensi dell’art. 143, c. 1, D.P.R. 917/1986.
Questa possibilità è in corso di trattativa con la Regione FVG.
Si tratterebbe, per le famiglie, di poter accedere al contributo regionale per servizi socioeducativi e babysitting.
Svolgimento dell'attività
Nei centri estivi la misurazione quotidiana della temperatura è raccomandata, ma non necessaria.
Nei campi estivi la misurazione quotidiana della temperatura è obbligatoria.
Nel caso in cui un minore o una persona che partecipa alle attività presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C, o un sintomo compatibile con COVID-19, si rimanda a quanto riportato nella domanda apposita (sotto).
La prassi, in sintesi, è la seguente:
- Va informata la persona responsabile del centro/campo estivo;
- Questa persona responsabile informa tempestivamente la famiglia o il tutore;
- La persona che presenta sintomi (inclusa temperatura corporea superiore a 37,5°) va accomodata in un locale isolato. Se si tratta di un/a minore, questo non deve essere lasciato/a solo/a, ma affiancato/a da un maggiorenne «possibilmente vaccinato»;
- Una volta che la persona sintomatica è tornata a casa, si sanifichi accuratamente la stanza di isolamento;
- La famiglia della persona sintomatica contatti il pediatra o il medico di medicina generale, che valuterà l'effettuazione di un eventuale tampone molecolare;
- Se viene eseguito il tampone ed esso risulta positivo al coronavirus, la persona sintomatica resta in isolamento.
- In caso di positività al coronavirus, il responsabile del centro/campo estivo contatterà il dipartimento di prevenzione locale al fine di
identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico.
Sì, per un periodo di 14 giorni.
Il tracciamento non riguarda solo i partecipanti (bambini, ragazzi), ma anche gli animatori e l'eventuale personale di supporto.
Lo scopo è di tracciare i contatti con persone eventualmente positive al SARS-COV-2, per limitare la diffusione del contagio.
Sì.
Le mascherine devono essere indossate da tutto il personale, e da tutti gli iscritti con più di 6 anni di età, salvo comprovati casi (difficoltà respiratorie, stato di incoscienza, disabilità fisiche particolari).
Non è necessario utilizzare la mascherina durante lo stretto svolgimento di attività sportiva, anche a livello amatoriale, all’aperto (rif. Linee guida per l'attività sportiva di base e motoria in genere, allegato 5).
In generale si favoriscano le attività che non prevedono contatti tra i partecipanti: laboratori, gite a piedi o in bicicletta, attività ludica con scarsa o nulla frequenza di contatto, momenti di preghiera, eccetera.
Riguardo ai giochi, segnaliamo una serie di proposte elaborate dalla Pastorale giovanile nazionale nell'ambito del progetto "Aperti per ferie" 2020, che offrono idee di giochi senza contatto.
- Igienizzarsi frequentemente le mani, in modo non frettoloso, utilizzando acqua e sapone o soluzioni o gel a base alcolica in tutti i momenti raccomandati;
- Non tossire o starnutire senza protezione;
- Mantenere quanto più possibile il distanziamento fisico di almeno un metro dalle altre persone, seppur con i limiti di applicabilità;
- Non toccarsi il viso con le mani;
- Pulire frequentemente le superfici con le quali si viene a contatto;
- Arieggiare frequentemente i locali;
- Favorire il più possibile attività all'aria aperta;
- Evitare che i piccoli gruppi interagiscano tra loro;
- Pulizia approfondita quotidiana di superfici e locali (compresi i bagni);
- Mantenimento di adeguate scorte di gel per le mani, mascherine, salviette monouso per i bagni, ecc.
La merenda può essere fornita sia dall'ente promotore (es. la Parrocchia), sia dalla famiglia dei partecipanti.
Nel caso in cui la merenda venga fornita dall'ente promotore, secondo la normativa essa dovrà essere confezionata.
Suggerimento: pur non essendo specificato in alcuna norma, riteniamo opportuno evitare merende di tipo "condiviso" (per esempio torte, crostate, ecc.).
Sia nel caso di centri estivi con ristorazione, sia nel caso di campi estivi, la refezione deve rispondere ad alcuni requisiti di base piuttosto restrittivi, perché impediscono di fatto l'utilizzo di lavastoviglie. Siamo in attesa di risposta a un'interpellanza presso la Regione FVG.
Le Linee guida ministeriali stabiliscono che:
- gli operatori, educatori o animatori, anche volontari, devono lavarsi le mani prima di preparare il pasto e dopo aver aiutato eventualmente i bambini;
- si devono sempre utilizzare posate, bicchieri e stoviglie monouso, possibilmente biodegradabili, anche al di fuori dei pasti;
- è possibile ricorrere a un servizio di ristorazione esterno, purché i pasti siano realizzati secondo la normativa vigente. I fornitori esterni, come ogni soggetto esterno al gruppo, devono rispettare le indicazioni dei protocolli
In generale, gli enti promotori di centri/campi estivi con refezione devono rispettare tutte le indicazioni e regolamentazioni statali, regionali e locali. In particolare, si faccia riferimento a quanto previsto nel rapporto 32/2020 dell'Istituto Superiore di Sanità.
La Regione FVG richiede l'aderenza alle tabelle dietetiche redatte a livello regionale.
Sì, ma con cautela.
Le linee guida nazionali, infatti, parlano sia di acconsentire a «personale ausiliario o di supporto per specifiche attività», sia di «limitare [...] l'accesso di eventuali figure o fornitori esterni».
Suggerimento: consigliamo di valorizzare in prima istanza le doti e i talenti degli animatori, maggiorenni o minorenni, in servizio nei vari gruppi.
In caso di consegna merce (es. pasti con una ditta di catering), occorre evitare di depositarla negli spazi dedicati alle attività con i bambini e gli adolescenti.
Sì.
In base al tipo di gita si tengano presenti le vigenti disposizioni di sicurezza, con particolare riguardo al settore dei trasporti.
Un momento festoso con le famiglie non è vietato dalla normativa.
Nel caso in cui si desideri svolgere tale festa, si tengano presenti con estrema sollecitudine le misure sanitarie vigenti in materia di distanziamenti, pasti, assembramenti, mascherine, ecc.
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