Formarsi per poi formare ragazzi e adolescenti all’uso corretto delle nuove tecnologie. È questo l’obiettivo del percorso, articolato in cinque incontri, che ha intrapreso l’ambito «Cultura e Comunicazione» della Collaborazione pastorale di Majano e che coinvolge una quindicina tra catechisti e animatori.
«L’educazione digitale – spiega il referente dell’ambito, Egidio Babuin – è una necessità del nostro tempo, ancora più sentita per effetto delle restrizioni alle normali relazioni personali a causa della pandemia. L’obiettivo dell’iniziativa è darci strumenti educativi per orientare i ragazzi a buone pratiche che riducano la dipendenza dalla rete».
Gli incontri iniziati a fine 2020 sono ripresi martedì 26 gennaio con frequenza quindicinale. A guidare i seminari, che si tengono on line, sono Giacomo Trevisan, coordinatore regionale dell’associazione «Media Educazione Comunità» e Maria Lipone, sociologa, consuelor e formatrice della stessa associazione.
Tra i numerosi temi che verranno affrontati ci sono l’aggiornamento sull’utilizzo dei social network tra aspetti critici, ma anche positivi; idee e strategie per aiutare i ragazzi a vivere momenti di socializzazione significativi senza la distrazione del telefonino; nonché il benessere digitale. «Si prevede – conclude Babuin – di coinvolgere in una seconda fase del progetto anche le famiglie e i ragazzi con un laboratorio che, stimolando il confronto, maturi la capacità di autocontrollo e disciplina nell’uso degli strumenti».
Articolo tratto da «La Vita Cattolica» del 27 gennaio 2021