Si intitola «Buona stoffa» e non è l’insegna di una nuova sartoria in centro a Udine. Si tratta dell’esperienza estiva che la Pastorale Giovanile propone per l’estate 2019. Lunedì 29 luglio, tutti gli adolescenti e giovani dell’Arcidiocesi sono invitati a salire sul pullman che li porterà a Torino, per vivere 6 giorni di animazione e riflessione. Rientro previsto sabato 3 agosto 2019.
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Il tema: perché «Buona Stoffa»?
Nell’ottobre del 1854 Torino fu teatro di un incrocio tra due persone: un ragazzino di Mondonio, Domenico Savio, incontrò un sacerdote piemontese chiamato Giovanni Bosco. Il ragazzo era affascinato da quella grande novità – l’oratorio – che don Bosco portò nella prima Torino industriale, a beneficio di ragazzi e giovani altrimenti trascurati se non orfani o delinquenti. Fu un incontro tra due santi, che iniziarono a tessere i fili di una storia che ancora oggi disegna trame nuove.
Era il primo lunedì d’ottobre (2 ottobre 1854) di buon mattino, allorché vedo un fanciullo accompagnato da suo padre che si avvicina. L’aria ridente, ma rispettosa, trasse verso di lui i miei sguardi. – Chi sei – gli dissi – donde vieni? – Io sono Savio Domenico, di cui le ha parlato Don Cugliero mio maestro, e veniamo da Mondonio.
Allora lo chiamai in disparte … conobbi in quel giovane di 12 anni un animo tutto del Signore e rimasi un poco stupito. Prima che chiamassi il padre mi disse:
– Mi condurrà a Torino per studiare?
– Eh! Mi pare che ci sia buona stoffa.
– A che può servire questa stoffa?
– A fare un bell’abito da regalare al Signore.
– Dunque io sono la stoffa: lei ne sia il sarto; dunque mi prenda con sé e farà un bell’abito per il SignoreDa: San Giovanni Bosco, Memorie dell’Oratorio
Dal 1854 spostiamoci a oggi, 2019: nessuno ti ha mai detto che «hai stoffa»? È un modo di dire per definire chi ha talento, capacità, buone prospettive. Secondo Gesù, ognuno di noi “ha stoffa”: bisogna capire in che modo cucirla, affinché possa far fruttare le capacità di bene che abbiamo, quelle su cui punta il Signore.
A Torino ci vorremo provare: 6 giorni in una città dove tantissimi giovani nei secoli hanno saputo essere “buona stoffa”. Una città dove la santità è di casa: pensa soltanto a san Giovanni Bosco e al giovane san Domenico Savio, ma anche al beato Piergiorgio Frassati, san Giuseppe Cottolengo, san Leonardo Murialdo, san Giuseppe Cafasso. Torino, infine, è anche la città del Sermig…
Perché Torino?
Nell’anno immediatamente successivo al grande percorso ecclesiale del Sinodo sui giovani, la Pastorale Giovanile diocesana ha scelto di camminare sulle orme di uno dei principali santi dei giovani: san Giovanni Bosco. Accanto a lui, però, Torino offre una moltitudine di figure di santità capaci ancora oggi di parlare ai giovani dei grandi temi del mondo attuale: educazione e inclusione, giustizia, vocazione, missione, impegno sociale. Nell’Ottocento, Torino è stato un cuore pulsante di santità, da cui si sono irradiate queste e mille altre intuizioni.
Destinatari dell’esperienza e modalità di partecipazione
Adolescenti e giovani dalla prima superiore (compiuta) fino ai 30 anni. Alcune attività saranno svolte in “fasce d’età”. Per dare la priorità di partecipazione agli adolescenti, persone oltre ai 30 anni potranno partecipare solo ed esclusivamente se accompagnatori di un gruppo giovanile o solo in caso di posti liberi. Viceversa, l’esperienza non è andatta a ragazzi delle medie, nemmeno come singole eccezioni.
Possono iscriversi: gruppi parrocchiali di catechismo (per esempio: i cresimandi o il gruppo “post-cresima”), gruppi di animatori dell’oratorio, gruppi scout, gruppi scolastici, gruppetti di amici, gruppi giovanili in generale, ecc.
Possono partecipare anche coloro che non hanno un gruppo di riferimento (li chiameremo “partecipanti singoli”), purché abbiano compiuto il diciottesimo anno di età entro un mese dalla partenza (quindi siano maggiorenni il 29 luglio 2019).
Programma di massima
Il programma è in via di definizione e sarà pubblicato nell’area aggiornamenti.
Sicuramente faremo “base” a Torino, conoscendo le principali realtà della città e le figure di santità che, nel tempo, le hanno animate. Una giornata sarà dedicata a un ritiro tra Mondonio e Colle don Bosco, a Castelnuovo don Bosco (AT).
Materiali per la pubblicizzazione di «Buona stoffa»
- Banner per WhatsApp o depliant parrocchiali;
- Evento su Facebook.
- Profili social della Pastorale Giovanile diocesana: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube, Telegram.
Link utili
Informazioni per le iscrizioni
Costi, modalità di iscrizione, tempistiche, modulo on-line di pre-iscrizione.
Area aggiornamenti
Tutti gli aggiornamenti sull’esperienza estiva 2019, giorno-per-giorno.
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