Le Guide e gli Scouts d’Europa Cattolici festeggiano 40 anni

Quarant’anni e non sentirli. È questa l’età degli Scout d’Europa che nel lontano 14 aprile del 1976 fondarono l’Associazione che ad oggi conta quasi 20 mila tesserati a livello nazionale. L’Associazione è cresciuta costantemente nel tempo e continua a portare avanti la proposta educativa di lord Baden Powell puntando a formare buoni cittadini e buoni cristiani.

 

«Il 40ennale – dichiara Antonio Zoccoletto, Presidente degli Scouts d’Europa – è occasione di festa e ringraziamento, di ricordo sul cammino percorso, di riflessione sul sentiero futuro. Accanto alle famiglie, pienamente inseriti nella società e nella Chiesa, con la nostra specifica pedagogia e stile scout, vogliamo continuare a far crescere uomini e donne che, nella libertà delle scelte personali, possano assumere responsabilmente impegni maturi e duraturi verso il prossimo. Fedeli agli ideali che ci hanno costituito e insieme a tutti coloro che operano per il bene comune, vogliamo essere essere un segno di speranza per le comunità nelle quali viviamo».

 

Tutti i gruppi scout (200 in Italia), per l’occasione adotteranno un distintivo speciale per ricordare a tutti i ragazzi, dai più piccoli (lupetti e coccinelle) ai più grandi (rover e scolte), la storia dell’Associazione e saranno impegnati attraverso veglie ed attività, a riflettere e riscoprire la bellezza di una proposta educativa ancora attuale, che attraverso l’avventura, la fraternità e la vita all’aperto vuole impegnare nella corresponsabilità ciascun socio, le loro famiglie e le comunità di appartenenza a lasciare questo mondo meglio di come lo abbiamo trovato.

 

“Non si arriva se non per ripartire” il monito che secondo i Commissari generali Michela Bertoni e Marco Platania che ben definisce l’atteggiamento con cui la Guida e lo Scout vivono l’esperienza della nostra proposta educativa; ed è con questo atteggiamento, che ci prepariamo a festeggiare questi primi 40 anni. Tempo buono, per riflettere sull’efficacia di mezzi e strumenti tipici del guidismo e dello scoutismo, senza sottrarci al confronto con altre esperienze educative, che come noi sono impegnate nella formazione etica e cristiana delle giovani generazioni. Questo per noi, continuano i Commissari, è il modo migliore per non sentirsi ‘arrivati’, per leggere i segni dei tempi ed affrontarne le nuove sfide”.

 

Sabato 16 aprile, i vertici associativi si troveranno a Roma per un Convegno dal tema “Educare, un impegno da condividere” che si terrà presso la Basilica di S. Croce in Gerusalemme, storica sede in cui l’Associazione ha mosso i primi passi. Nell’occasione, relatori di grande esperienza umana e professionale sui temi della comunicazione sociale e delle scienze umane quali Chiara Giaccardi e Paola Del Toso, aiuteranno l’Associazione a riflettere sul proprio futuro, per poter affrontare e svolgere un miglior servizio educativo nei confronti delle nuove generazioni in un mondo che cambia. Seguirà una tavola rotonda, guidata dal capo redattore di Avvenire Antonio Maria Mira, con rappresentanti del mondo ecclesiale e di altre aggregazioni laicali per confrontarsi sul tema dell’educazione alla fede inserita nella crescita personale dei giovani e nel rapporto con le famiglie.

 

“Lo scautismo è una via di Santità per chi è chiamato a viverlo, conclude l’Assistente Generale don Paolo La Terra. In questi quaranta anni l’Associazione ha mantenuto sempre la sua bussola orientata sulla fedeltà piena alla Chiesa, in una testimonianza di fede veicolata attraverso i mezzi peculiari del metodo scout”.

 

Comunicato stampa tratto dal sito www.fse.it.

Segui l'Ufficio di PG sui social

Facebooktwitteryoutubeinstagram

Vuoi condividere questo articolo?

Facebooktwittermail