In questa pagina Anna, Beatrice, don Daniele, Elena, Gabriele, Irene, Isabella, Marta e Marco ci raccontano l’esperienza di conoscenza missionaria che stanno vivendo in Sierra Leone, Africa.
Il diario delle giornate
2-4 settembre
Al termine di questa esperienza il gruppo è andato alla scoperta della capitale Freetown. Città portuale, ex colonia britannica, in diversi posti della città ci sono gli alberi di cotone dove gli schiavi venivano legati prima di essere inbarcati sulle galere.
L’incontro con il Cuamm medici per l’Africa è stato molto interessante per conoscere anche l’aspetto sanitario di questo paese.
Inoltre la visita al mercato, al porto e al centro città per poi concludere in spiaggia con il bagno nell’oceano atlantico.
30 agosto – 1 settembre
Rientrato a Makeni venerdì e sabato il gruppo ha incontrato e conosciuto tre realtà locali.
L’ordine dei giuseppini il cui fondatore leonardo Murialdo sullo stile di don Bosco si è dedicato ai bambini poveri e abbandonati. Insieme alla comunità si è pregato, giocato e riflettuto sulle differenze e dinamiche culturali presenti in Sierra Leone e Italia.
L’ospedale della diocesi Makeni, una piccola ma preziosa realtà che con il pronto soccorso, la radiologia, la natalità, due sale operatorie e dei progetti di interventi di chirurgia estetica ed ortopedica, seguiti da corsi di formazione per fisioterapisti attuati due volte all’anno.
Il progetto promosso presso l’università Unimak e in diverse parti del paese dalla dottoressa e professoressa Awa Maria Turai sulle pari opportunità per le donne. Approfondimenti sul mondo della tradizione e il contesto sociale, con analisi e riflessioni sulla condizione femminile attuale e futura.
Domenica 1 settembre durante lo spostamento nella capitale i giovani hanno condiviso la Santa Messa con la comunità di Porto Loko dedicata alla madonna di Lourdes e incontrato un gruppo di giovani della parrocchia molto attivo. I giovani sono organizzati in gruppi strutturati e puntualmente vivono la comunità per esempio una volta al mese animano con il canto la celebrazione, ogni mercoledì svolgono attività di animazione per i più piccoli, svolgono attività di autofinanziamento per costruire una cappella per l’adorazione.
26-29 agosto, Kabala
In queste giornate ci siamo spostati verso il nord del paese a Kabala, un’altra parrocchia avviata dai missionari saveriani in loco.
La comunità al nostro arrivo ci ha accolti con il “welcome-benvenuto” da parte del capo villaggio, gli anziani e i rituali delle danze e festa.
La giornata a Yagala (1.000 abitanti a circa 5 km di sterrato da Kabala, nella foresta) ci ha regalato il sole e tanti bambini e mamme che hanno giocato e danzato con noi.
I restanti giorni a Kabala la pioggia incessante ci ha accompagnati, ma il suono delle campane ha richiamato i bambini in parrocchia per giocare tra brillantini, origami e giochi. Non sono mancate le partite a calcio, basket nudi sotto la pioggia e le treccine ai nostri capelli.
È giunto anche il tempo di iniziare a girare per le bancarelle del mercato alla ricerca delle variopinte e caratteristiche stoffe africane.
Raggiungere questi luoghi non è stato semplice, la strada, le buche, il fango e l’acqua ci hanno provato un pochino, ma il dono dell’incontro con la gente va oltre tutto, sempre più consapevoli della complessità di questa terra sierroleonese.
20-25 agosto, Makeni
Al nostro arrivo in aeroporto a Freetown ci hanno accolto le scartoffie e la pioggia, d’altronde questa è la stagione delle piogge!
Dopo 2 ore e mezza di auto nella buia notte illuminata dalla luna siamo giunti a Makeni, città del centro nord del paese che conta circa 100.000 abitanti. In queste prime giornate siamo stati ospiti della comunità saveriana e dell’Università Unimak.
Le mattinate sono state dedicate al grest parrocchiale insieme agli animatori della parrocchia… Abbracci, sorrisi, balli, bans, giochi a sfide tra le 4 squadre ispirate ai santi Montaldo, Luigi Maria Conforti, Francesco Saverio e don Bosco. Le ghiotte merende con il panino con le sardine e la cipolla (qua siamo di gusti leggeri!) e le magliette donateci da Udine hanno colorato ulteriormente i volti dei bimbi e ragazzi incontrati.
In diocesi abbiamo incontrato gli operatori del progetto Migration Desk promosso da Caritas e Centro Missionario di Udine insieme a Caritas Makeni a sostegno ed ascolto degli immigrati di rientro che vivono la marginalità della famiglia e comunità. Speciale anche la conoscenza delle suore che al St. Joseph si dedicano ai bambini, ragazzi e giovani sordomuti: 90 in convitto e 160 in diurno. Tutto sostenuto dalla provvidenza.
La settimana si è conclusa con la domenica costellata da almeno una 10ina di acquazzoni (giornata record con la pioggia) ma il momento della condivisione della Santa Messa è stato davvero speciale: una liturgia vissuta intensamente grazie al canto e all’accompagnamento con il ballo! È stata proprio liturgia di lode e festa con il Signore!
CHI SIAMO (il testo divulgato durante le testimonianze pre partenza)
Ciao! Siamo Beatrice e Irene di Codroipo, Marco di Feletto Umberto, Anna, Isabella e Gabriele di Pagnacco, Marta di Raveo, Elena di Santa Margherita del Gruagno, Eduard di Udine, e don Daniele Morettin Direttore della Pastorale Giovanile e… il 20 agosto 2024 partiremo per la Sierra Leone in Africa.
Veniamo da percorsi di vita diversi: c’è chi ha appena finito le scuole superiori e chi lavora (in fabbrica, nel sociale o in proprio); chi studia all’università (medicina, fisioterapia, pedagogia), chi si sta formando in seminario e un sacerdote.
Nei mesi scorsi ci siamo preparati insieme cogliendo l’invito della Pastorale Giovanile e del Centro Missionario Diocesano a vivere una esperienza di apertura al mondo
Andremo ad incontrare la realtà della Diocesi di Makeni con cui da tanti anni la Diocesi di Udine è in relazione. Ricordiamo tra tutti l’aiuto offerto dal Friuli ai missionari durante l’epidemia di Ebola dieci anni fa e lo scorso anno la Quaresima di fraternità a supporto dei progetti della Caritas locale.
A Makeni ci ospiteranno i Missionari Saveriani e in particolare padre Michele Carlini, missionario friulano, da vent’anni in loco.
Partiamo in gruppo come segno della Chiesa udinese che va ad incontrare una Chiesa “giovane” – quella della Sierra Leone – che ha ricevuto il primo annuncio del Vangelo a partire dal 1950 e vive la fede in un contesto pieno di vitalità e di contraddizioni.
Come segno di comunione in cui sono coinvolte anche le comunità cristiane di cui siamo parte, vi chiediamo di sostenere la nostra esperienza di conoscenza missionaria.
Le offerte che raccoglieremo resteranno alla missione saveriana di Makeni, al netto delle spese per la nostra ospitalità.
All’uscita della chiesa abbiamo allestito un banchetto con alcuni oggetti con cui ricambiare il vostro gesto di solidarietà.
Non dimenticatevi di pregare per noi. Grazie.
NELL’ATTESA DI QUESTI MESI
Sono mesi che ci stiamo preparando (abbiamo iniziato a conoscerci a gennaio 2024) e abbiamo fatto diversi incontri attraverso il percorso di Solidarietà per Azioni che ci ha permesso di aprire la nostra mente al mondo, nella sua diversità e complessità, per diversi aspetti molto diversa dalla nostra Udine. Decidere di partire è stata una scelta che ci sta impegnando molto a titolo personale, provando a pensare che cosa possiamo raccontare della nostra terra friulana e come poterlo comunicare (visto che reciprocamente non conosciamo le rispettive lingue). In queste ultime settimane in particolare abbiamo avvicinato anche alcune delle nostre comunità parrocchiali di Codroipo, Pagnacco/Plaino, Raveo e S. Margherita del Gruagno al nostro viaggio, con una testimonianza al termine di alcune celebrazioni e la richiesta di accompagnarci in questa esperienza con la preghiera. Ora non resta che chiudere le valigie… per partire portando con noi il saluto in friulano, italiano, inglese, lingua di Makeni: Mandi, Ciao, Hello, Kabo!
Segui l'Ufficio di PG sui social